Roma, 19 Ottobre 2002 “PINOCCHIO II TROMBATO IN CAMPIDOGLIO”

 

Lo scrivente è il Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione, Pietro Sabato.

In seguito alla relazione del sottoscritto, del 27 Agosto 2002 dal titolo “Progetto per la realizzazione del IV Carnevale di Roma, con l’aiuto economico di tutti i cittadini, politici inclusi” (recentemente inserita nel sito Web del partito, indirizzata all’ attenzione del Sindaco di Roma, al Sig. Prefetto e al Parlamento Europeo, che in data 16 Ottobre ci ha comunicato che tale Istituzione non prevede finanziamenti relativi a manifestazioni allegoriche cittadine, oppure di carattere Nazionale, pur facenti parte della Comunità Europea; inoltre, alcuni giorni prima, ed esattamente il primo Ottobre 2002, è pervenuto telefonicamente nella sede del Partito, un invito da parte della Segreteria del Sindaco di Roma, per un incontro a quattrocchi, con la Dottoressa Paglione, presso il Campidoglio, il giorno 8 ottobre alle ore 10,30, per discutere alcuni quesiti e proposte per la realizzazione del IV Carnevale di Roma. Felici di tale evento, il giorno e nell’ora prefissata, il sottoscritto trovato il luogo dell’ incontro in via Sisto IV, entrata unica e stessa uscita, varca la soglia del luogo più antico di Roma, il Campidoglio, ammettendo suo malgrado, di averlo fatto per la prima volta e dopo 40 anni di residenza Romana, e calpestando quelle scale serpentine dagli alti gradini, ha avuto la sensazione di essere già stato in questo luogo, avendo provato una forte emozione, mai avvertita sulla propria pelle. Quindi, per rispettare i nostri antenati, è doveroso assumere in questo luogo, un portamento decoroso, descrivendo di seguito, l’ abbigliamento dello scrivente: iniziando dagli stivaletti, dalle tomaie in pelle di vacchetta di colore marrone chiaro, con fondo di cuoio, pantaloni di seta blu, accuratamente stirati, la maglietta bianca, pulita e nuova di zecca, del Partito Italiano Nuova Generazione, recante la sua bellissima icona, corredata da un ampio e leggerissimo giubbetto di raso bianco impermeabile, con maniche lunghe, dai polsini bianchi elasticizzati, indossato aperto, per far risaltare al meglio l’immagine dell’orso e dei quattro bambini di diversa etnia, l’ icona del Partito ed infine una borsa in pelle formato 12 ore, poiché più piccola della 24 ore, a fisarmonica, con due piccoli mantici. Tale dettagliata descrizione è stata necessaria, per differenziare il louk, poco fine che di solito il sottoscritto indossa, quando gioca a tennis, oppure sul proprio posto di lavoro di litografo, descritto precedentemente e necessariamente, per una provocazione politica, che ha dato adito ad un ennesimo scottante articolo, dal titolo: “Attenti alla clava ”, che consultando il sito del Partito e leggendo, capirete che tutto ciò, è stato oggetto della disdetta dell’ appuntamento, con la Dottoressa Paglione, e conseguentemente “ Il II Pinocchio”, quello vero, da quel momento era già stato inghiottito dalla balena: di seguito il fatto: di Pietro Sabato. Quindi, già “trombato”, ma ancora ignaro del crudele destino e ritornando a bomba, riproponendo l’ ascesa del Campidoglio sopra interrotta, superata la rampa di scale a serpentina, si apre uno scenario suggestivo, di un’ altra epoca, un ampio ingresso, precede un grande salone che funge da corridoio, che poi da accesso all’ interno del Campidoglio e soffermatomi così all’ingresso, chiedo agli addetti alla portineria della Dottoressa e il relativo permesso per essere ricevuto, ma con somma meraviglia ricevo un secco diniego: la dottoressa è uscita da poco tempo e non si conosce l’ora del suo rientro, e addirittura avendo lei stessa fissato l’ appuntamento, ha trascurato di lasciare in portineria, un messaggio per il sottoscritto. Credendo di essere stato vittima di uno scherzo, mi informo di nuovo, scandendo bene il nome della Dottoressa Paglione, assicurandomi se effettivamente, faceva parte della segreteria del Sindaco, e con grande sollievo, ricevo dagli addetti un assenso, confermando, che la Dottoressa, sarebbe comunque ritornata in Campidoglio, poiché nella sua stanza erano stati lasciati alcuni effetti personali, data la mia ostinata e giustificata insistenza, mi scuso ugualmente con il personale, peraltro molto cortese, ribadendo loro, che il sottoscritto, non aveva chiesto e ne pietito alcun incontro, bensì quest’ultimo, è stato sollecitato, come sopra detto, dalla segreteria del Sindaco. Quindi decidendo di attendere resto in piedi, essendo l’ingresso privo di salotto. Dopo circa un ora di estenuante attesa, scorgo all’ingresso il famoso Attore Leo Gullotta, e dopo un cordiale sorriso, Lo saluto, ricambiato da un caloroso “ salve ” e da un accentuato sorriso, forse motivato, dal mio abbigliamento angelico. Dopo questo interessante incontro, trascorsa un’ altra ora, e restando sempre in piedi, uno degli addetti al servizio d’ordine, vista la mia ostinata volontà, ad attendere la Dottoressa, impietosito, ( secondo la mia prima ingenua ed istintiva interpretazione) mi invita ad accomodarmi nel salone attiguo all’ingresso, chiudendosi la porta alle spalle, ma il sottoscritto la riapre, sperando di rivedere e rincontrare l’Attore Leo Gullotta, per scambiare qualche parola, ma invece, dopo pochissimi minuti, scorgo la sagoma del Dott. Costanzo, che con passo da ippopotamo assetato, supera di circa 10 metri la mia postazione, ma con un guizzo felino affamato, esco dalla sala d’ aspetto e mi affaccio nel corridoio, e omettendo la regola del galateo, (motivato da tale estenuante attesa) ad alta voce e per due volte consecutive, il sottoscritto esclama chiamando! Per la prima volta: “ Costanzo “ e vedendo la sua indifferenza, ci riprovo per la seconda volta, come nei film western e sempre a voce alta, aggiungendo questa volta il Dottorato: Dott. Costanzo! e dopo questa decisa esclamazione, anch’egli incuriosito si gira e dopo avermi riconosciuto, mi saluta cordialmente con il solito, salve. Dopo circa dieci minuti, scorgo l’ Attore Leo Gullotta, che guadagnava l’uscita e come il cacciatore aspetta la preda nascosto nella sua postazione, così il sottoscritto nella attesa del fantomatico incontro, trova un altro interesse, e con grande coraggio blocca l’ attore, stringendogli la mano e rivelando la propria identità, vantandosi questa volta, di essere stato il relatore della petizione indirizzata alla trasmissione televisiva Scherzi a Parte, (poiché l’ Attore coinvolto pesantemente in uno scherzo in tale trasmissione) andata in onda nei mesi scorsi, nel periodo primaverile, proposta all’ attenzione della Procura Della Repubblica Italiana, ed esattamente all’ esame del P.M. Delegato Dott. Procuratore Gianfranco Amendola, Protocollo n. 5080, visionato dalla Dottoressa Adriana Desantis, come da documento in mani dello scrivente, il cui responso finale conclusosi in pochissimi giorni, con la sospensione di tale trasmissione, e mentre mi congedavo dal grande attore, sopraggiunge dall’ ingresso, un altro grande, il Gigione, il grandissimo Gigi Proietti, accompagnato da un altro personaggio dello spettacolo, e per una situazione di incroci di mani, nel porgere i saluti, vietato dal galateo, ma penso proprio, solo dalla iella, rigorosamente rispettata da tutti ritraendo la mano in caso di segno +, e così, la fretta degli attori e l’imbarazzo del sottoscritto,hanno impedito, di stringere la mano del grande Gigi, ma è bastato un altro sorriso, per ricevere il terzo “ salve ”. Magnifico! Tre salve, senza aver sparato un colpo! Dopo tutto questo parapiglia, subito dopo, sono stato avvicinato da uno degli impiegati che cortesemente mi ha assistito nella ricerca della fantomatica e tanto attesa Dottoressa, asserendo questi, di avermi conosciuto 40 anni fa, rivelandomi il particolare, di essere stato il suo istruttore di tennis tavolo. Dopo la commossa stretta di mano, l’amico di gioventù, conoscendo bene il mio problema, per ingannare l’ attesa, chiede il permesso ai suoi colleghi, per farmi visitare il Campidoglio, preferendo prima, invitarmi al bar, dopo la consumazione e fatto la pipì, dopo circa 3, ore e 30 minuti di attesa, ( riferendomi a quest’ultimo episodio, azzarderei un piccolo paragone, coinvolgendo il Cavaliere, come personale consuetudine, menzionato in quasi tutte le relazioni, pertanto, presumendo che, il nostro Presidente del Consiglio, avesse subìto lo stesso trattamento di Pinocchio, quante volte l’avrebbe fatta… non essendo quello, fatto di legno? Battutina affettiva per il nostro Presidente) l’amico Cicerone, mi conduce nell’aula del Senato dell’antica Roma, scorgendo in alto, in magnitudo, la statua di Giulio Cesare, veramente suggestiva.

Tornati all’ ingresso, soddisfatto della piena giornata trascorsa, quasi dimenticando il vero motivo della mia presenza in Campidoglio, subito dopo essermi congedato dal mio caro amico e scambiati i relativi numeri di telefono, e restando in tema con il linguaggio dell’ antica Roma, allo scoccare della ora IV di questa interminabile attesa, mi comunicano che la Dottoressa Paglione è ritornata nel suo ufficio e che quindi, finalmente può ricevermi. La Dottoressa si scusa, rivelandomi però, di aver disdetto l’ appuntamento il giorno prima, telefonando alla segreteria del Partito e abitazione del sottoscritto, e infatti dopo il mio rientro a casa, ho potuto riscontrare, due messaggi non ascoltati. Grazie a questo contrattempo, ho avuto l’opportunità di incontrare un amico di gioventù e tutti questi personaggi dello spettacolo, sebbene, tra il giornalista presentatore ultimamente non corrono buoni rapporti, per alcune controverse opinioni e scambi di battute pesanti, ma il sottoscritto non serba rancore verso nessuno, riuscendo sempre a perdonare tutti, dimostrando con i fatti, la verità. Ritornando al colloquio sofferto, dopo aver scambiato qualche battuta di spirito, con la Dottoressa Paglione, peraltro molto cordiale e di una spontaneità primordiale, Le ho consegnato la relazione* redatta dal sottoscritto, inerente ai vari quesiti accumulati da tempo e alle varie proposte sollevate nella precedente relazione, riferita al IV Carnevale di Roma. Congedato dalla Dottoressa, termina così alle 14,30, dopo tante peripezie la mia visita in Campidoglio.

Concludo, annotando che ho terminato di scrivere questa relazione alle ore 4,12 di Domenica 20 Ottobre 2002, deducendo positiva, questa mia visita Capitolina, (sebbene non desiderata dai padroni di casa ) innanzitutto, per aver lasciato il mio passaggio in questo luogo storico, che sicuramente resterà scritto nel sito del Partito, e forse un giorno, le generazioni future, commenteranno questa giornata, non mi aspetto certo, commenti dai giornalisti d’oggi, ormai tutti globalizzati. Ed infine, per dare più chiarezza a questa relazione, è necessario far notare agli amici lettori, che il mio appuntamento è stato annullato volutamente, dai tenutori del Campidoglio, 24 ore prima dal fantomatico incontro e la prova lampante, si è manifestata, durante la trasmissione televisiva di Canale 5, al Maurizio Costanzo Show, andata in onda in tarda serata, il 18 Ottobre 2002, quando il Sindaco di Roma, annunciava ai cittadini romani, l’ imminente programmazione canora delle canzoni dei Betols, per rievocare l’inizio della globalizzazione musicale degli anni 60, preferendola alla manifestazione popolare del IV Carnevale di Roma, altrettanto globale, con la sostanziale differenza, che quest’ultima, tratta di veri problemi urgenti di carattere umanitario nazionale e mondiale, da risolvere con urgenza e non di futili canzonette, che arrecano solo fumo negli occhi ai cittadini, occultando loro i veri problemi. Ringrazio alcuni personaggi dello spettacolo, che credo, disertando volutamente, tale trasmissione televisiva, abbiano voluto farmi intendere, il loro disappunto a questa decisione Comunale, di preferire questa manifestazione, sponsorizzando così il vecchio, il passato di quattro artisti ormai già vecchi e ricchi, evitando con disprezzo il nuovo, il povero PINOCCHIO, la vera realtà di oggi: Il Partito Italiano Nuova Generazione.

*La relazione, la troverete inserita nel sito subito dopo questo articolo dal titolo:

Pinocchio II alle ore 14, del 8 Ottobre 2002, già trombato e da tempo inghiottito dal gigante cetaceo, consegna la sua ormai inutile relazione, alla dottoressa Paglione”.

 

Distinti Saluti a tutti gli amici lettori, augurandoVi buona lettura.

 

                                                                                                                                  Pietro Sabato

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